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La fecondazione: inizio di una nuova vita!

L’inizio della gravidanza avviene attraverso un processo semplice, ma nello stesso tempo complesso e affascinante rappresentato dall’incontro tra l’ovulo femminile e lo spermatozoo maschile. E’ dall’unione di questi che inizia il fantastico processo di formazione di una nuova vita.

 In questo articolo ci si soffermerà soprattutto sull’aspetto maschile della fecondazione, cercando di spiegare i meccanismi che portano alla maturazione degli spermatozoi  ed all’acquisizione di quelle caratteristiche che li renderanno capaci di fecondare l’ovocita. 

Migrazione degli spermatozoi. 

Il processo di migrazione degli spermatozoi comincia all’interno dell’apparato genitale maschile: i tubuli seminiferi.  Durante questo passaggio, gli spermatozoi si trasformano in cellule capaci di fecondare l’ovocita. E’ fondamentale la normalità di alcuni parametri che servono a valutare le capacità fecondanti degli spermatozoi: motilità, numero e morfologia.spermatozoi

Il numero degli spermatozoi, in condizioni fisiologiche, varia tra i 20 e i 200 milioni per ml con una velocità di spostamento di 2-3 mm al minuto. La capacità di spostamento e’ legata a fattori propri degli spermatozoi e all’ambiente vaginale. La capacità di spostamento degli spermatozoi e’ dovuta al suo flagello o coda che ne consente un movimento ad elica tale da determinarne la risalita attraverso l’apparato genitale femminile.

La motilità varia anche a seconda delle caratteristiche dell’ambiente in cui si trova: e’ maggiore nel liquido tubarico, differentemente dai tubuli seminiferi, muco cervicale e utero.

E’ importante quindi che la motilità degli spermatozoi sia normale, progressiva e non presenti alterazioni tali da comprometterne le capacità fecondanti.

L’ambiente vaginale acido rappresenta un ambiente sfavorevole alla sopravvivenza degli spermatozoi, quindi questa dipende dalla velocità con cui riescono a raggiungere il collo dell’utero ed il muco cervicale che favorisce la motilità. La sopravvivenza in ambiente favorevole varia da poche ore ad un massimo di 72h. Il muco cervicale varia la sua composizione a seconda della fase del ciclo. Nella fase ovulatoria femminile il muco diventa fluido e meno vischioso, quindi favorevole agli spermatozoi; nella seconda metà del ciclo femminile in fase progestinica, il muco cervicale diventa piu’vischioso con una struttura che non permette il passaggio degli spermatozoi.

Analogamente importante e’ la morfologia degli spermatozoi, ossia la forma, che se regolare consentirà il processo di fecondazione; se vi sono delle alterazioni di forma piu’ o meno spiccata, tutta l’attività di risalita e capacità fecondante verrà compromessa.

Gli spermatozoi, dopo l’eiaculazione, rimangono nelle cripte del collo dell’utero e potendo sopravvivere da 24 a 72 ore, vengono rilasciati in maniera continua. A questo punto gli spermatozoi devono risalire attraverso la cavità uterina e questo e’ facilitato dalle contrazioni dell’utero, dovute al rilascio di ossitocina liberata dalla ghiandola ipofisaria in occasione del rapporto sessuale. Arrivati all’imbocco tubarico, la migrazione degli spermatozoi viene facilitata dai movimenti dell’epitelio ciliare della tuba. Inoltre la progressione e’ facilitata dal liquido follicolare emesso al momento dell’ovulazione femminile che ha la capacità di guidare gli spermatozoi  verso l’ovocita per la fecondazione. fecondazione

Capacitazione degli spermatozoi 

La capacitazione e’ un fenomeno che consente allo spermatozoo di acquisire quelle caratteristiche che lo renderanno idoneo alla fecondazione. Attraverso complicati meccanismi biofisici e chimici, la membrana plasmatica dello spermatozoo viene modificata per arrivare alla reazione acrosomiale che consiste nella perdita di una piccola formazione che ricopre la porzione anteriore del nucleo dello spermatozoo.

Questo processo avviene poco prima della penetrazione dello spermatozoo nell’ovocita. Alcuni enzimi consentono allo spermatozoo di rompere alcuni strati esterni dell’ovocita (corona radiata) e portarsi verso la zona pellucida. Lo spermatozoo aderisce alla zona pellucida e, attraverso l’azione di alcune sostanze quali l’acrosina, penetra nell’ovocita. A questo punto vi e’ l’incontro tra i due gameti  femminile e maschile. Ognuno di essi ha un corredo di 23 cromosomi: quello femminile 23X, quello maschile 23X oppure 23Y. Dall’unione di questi si formerà uno zigote femminile (46XX) o maschile (46XY).

Lo zigote rimane per 2-3 gg nell’ampolla tubarica e comincia a suddividersi, quindi raggiunge l’utero 3-5 gg dopo la fecondazione per impiantarsi.morula

Inizia la suddivisione cellulare che porterà lo zigote a formare due cellule figlie, quindi quattro, otto e cosi’ via. Si forma quindi un ammasso di cellule (blastomero) che ha l’aspetto di una mora (“morula” appunto).

Dopo questa serie di passaggi cominciano a formarsi gli strati cellulari che porteranno alla formazione dell’embrione e cosi’ una nuova vita e’ iniziata!

Scritto il 6 febbraio, 2010


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